pubblicato dal Corriere Adriatico, mercoledì 27 maggio
Roscini della Lega Nord: troppe liste civiche, è una sconfitta.
Nato a Cartoceto nel 1953 e trasferitosi a Pesaro non ancora ventenne, Dante Roscini ha lavorato in Aspes all’ufficio clienti ed è ora in pensione. È candidato a sindaco dalla Lega Nord, attacchinaggio e volantinaggio manu propria, con una spesa elettorale personale dichiarata di 1000 euro.
Perché votare Lega Nord?
“Noi non siamo mai stati al potere. A Pesaro non siamo mai entrati nel palazzo, ma siamo un partito di governo, e nei fatti, anche a livello nazionale con Maroni, lo abbiamo dimostrato. Un segno di serietà e coerenza che si riflette a cascata in tutte le istituzioni. Non facciamo politica perché vogliamo poltrone, anche se, se ci spettano, le esigiamo. Ci siamo sempre battuti per riportare la politica ai cittadini”.
Su quali cardini si incentra il vostro programma politico a livello locale?
“La cosa per noi più importante è certo la sicurezza. Poi il nostro impegno è per il sociale, l’assistenza agli anziani come priorità. Per questo proponiamo il potenziamento dei servizi domiciliari e la creazione di un apposito sportello per prenderli in mano e accompagnarli nella fruizione dei servizi, con personale preparato. Inoltre c’è il problema della viabilità, non solo come traffico ma proprio come strutturazione delle strade e collegamento per il traffico pesante”.
Una sconfitta il centrodestra diviso?
“La vera sconfitta è la presentazione di troppi candidati a sindaco, in generale. Soprattutto l’emergere di tante liste civiche, è disaffezione alla politica. Al ballottaggio comunque appoggeremo il candidato vincente dal centrodestra. Noi non siamo mercenari della politica, alla ricerca di chi offre di più come i Liberi”.