Archive for aprile 2009

Morbidelli, si torna a discutere

26 aprile 2009

pubblicato dal Corriere Adriatico, domenica 26 aprile

Fissato per il 4 maggio l’incontro in Comune con gli onorevoli.

PESARO – E’ lunedì 4 maggio la data che potrà portare nuove indicazioni sul futuro dello stabilimento produttivo pesarese della Scm Morbidelli e al destino dei suoi lavoratori, gli ultimi 90 in cassa integrazione a zero ore proprio all’indomani dello sciopero del 17 aprile che portò in consiglio comunale la loro protesta, accolta con simpatia e determinazione dalle istituzioni locali.
Si riuniranno nuovamente lunedì gli onorevoli Massimo Vannucci e Oriano Giovanelli (nella scorsa occasione impossibilitato alla presenza, ma vicino ai lavoratori con una missiva in cui anticipava la propria solidarietà alla loro causa), il presidente alla Provincia Palmiro Ucchielli e il sindaco Luca Ceriscioli, oltre alla Regione, rappresentata dall’assessore Almerino Mezzolani, che appunto parlò di “istituzioni in prima linea”. Queste dunque in mattinata incontreranno in municipio la proprietà del gruppo, divisa al 50% tra Gemmani e Aureli, in un incontro a porte chiuse prettamente istituzionale da cui sono escluse le rappresentanze sindacali.
Sul tavolo, il destino stesso della Morbidelli in zona, alla luce delle sempre più inquietanti voci che, rifacendosi ad un piano di ristrutturazione aziendale che nei fatti sembrerebbe già approvato, la fanno traballare verso il riminese. Dai territori di proprietà della Scm vicino al casello di Rimini Nord, che vengono dati di prossima edificazione in vista dell’accentramento della produzione, ai più immediati ridimensionamenti delle competenze tecnologiche del polo pesarese, che da unità produttiva in grado di fornire prototipi e progetti e garantire la gestione clienti, dovrebbe nei piani passare a mero punto di assemblaggio delle macchine.
Allarmante infine il taglio occupazionale, che tra esuberi dovuti alle contingenze della crisi a quelli più strutturali, dovrebbe togliere dal piatto del gruppo Scm Morbidelli 900 posti tra gli stabilimenti di Pesaro, Villa Verucchio (Rimini) e Tiene (Vicenza). L’obiettivo è non far migrare altrove l’azienda e farla restare competitiva.

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“Sarò la spina nel fianco”

25 aprile 2009

pubblicato dal Corriere Adriatico, sabato 25 aprile

“I Liberi come migliore garanzia di buon governo ma lotteremoperché non vi sia divorzio”. Catalano avvisa Ceriscioli: non avrai vita facile, ma sei l’unica novità.

PESARO – Fumate bianche offuscano il cielo del centro-destra. Il candidato Luca Ceriscioli ha incassato ieri mattina i due giuramenti di alleanza, quasi contemporanei, di Partito Socialista e Lista Civica dei Liberi. Nel suo accerchiamento pre-elettorale degli avversari, questa mossa probabilmente toglierà voti da un humus che Cascino avrebbe potuto trovare molto favorevole alla sua elezione a primo cittadino. Intanto, entrambi gli alleati si approcciano però al loro leader “cementificatore” con animo non del tutto pacificato. E Giuseppina Catalano pubblicamente promette: “non credo che Ceriscioli avrà la vita facile. Ci poniamo come migliore garanzia di un buon governo, ma anche come rigorosa spina nel fianco della nuova amministrazione. Lottiamo però affinché non vi sia divorzio”.
Parla della sua ultima notte da candidata a sindaco – quella che ormai per Ceriscioli è confidenzialmente “la Pina” – come di un passo avanti, non indietro, che segue le radici della stessa nascita come lista: “la rivolta alle decisioni prese nel chiuso delle stanze dei partiti e la volontà di un gruppo di cittadini di mettere a disposizione le proprie competenze candidandosi al governo della città”. É questo il discrimine: dall’opposizione nei banchi della minoranza, a “parte propositiva e dirigente di una larga coalizione”. Una decisione che allontana dal Pdl, “non come moglie tradita, bensì indignata, per l’incapacità di liberarsi delle logiche partitiche e diatribe interne, senza una mentalità cambiata e reale possibilità di cambiamento”.
“Restare una terza via – continua – era l’unica soluzione possibile, ma senza la realistica prospettiva per questa tornata elettorale. Le motivazioni di apertura di Ceriscioli e lo strumento politico scelto (ossia la profferta di vicesindaco, n.d.r.) per rendere possibile l’accettazione, sono l’unica novità di questa campagna elettorale. Un gesto che segna l’inequivocabile capacità di passare dalle parole ai fatti. Non siamo autorizzati a rifiutare l’unico modo che oggi pone condizioni realistiche per cambiare”. Con un confronto interno anche sofferto che pare aver al momento mietuto le assenze in lista degli ex consilgieri Paolo Tonelli e Caterina Tartaglione. L’obiettivo di riconferma di 5 posti in consiglio sembra raggiungibile, “se riusciremo a far capire alla gente ciò di cui siamo convinti”. Intanto, che non si è né di destra né di sinistra.

“Diventerai la prima vicesindaca”

25 aprile 2009

pubblicato dal Corriere Adriatico, sabato 25 aprile

PESARO – “Un ruolo dal grande valore ideale non condizionato ai risultati elettorali” rimarca Giuseppina Catalano e Luca Ceriscioli lo conferma: vicesindaco al di là del peso alle votazioni. Difficile credere che, nei giochi della politica di coalizione, un’eventuale debacle della Lista non possa far passare in cavalleria questa disponibilità, intanto Ceriscioli: “A memoria la prima donna vicesindaco”. Definisce l’azione “naturale nella modalità, eccezionale nel risultato” e non plaude tanto ai suoi stessi tatticismi, quanto s’interroga sulle azioni altrui, ringraziando “la Pina” “per la capacità di cogliere l’opportunità a tiro, con un atteggiamento per nulla resistente”.

I socialisti ufficializzano il sì

25 aprile 2009

pubblicato dal Corriere Adriatico, sabato 25 aprile

Tutti i nomi in lista: volti conosciuti con qualche ritorno all’ovile a partire da Claudio Cicoli. Appoggio al candidato Pd ma con riserva e un po’ di rancore.

PESARO – “Un partito dato per morto è risorto. Per anni siamo stati una coscienza dilaniata, oggi ridiventiamo una coscienza complessa”. Si riferisce alle persone in lista “dall’estrazione più diversa”, Giancarlo Scriboni, presidente regionale del Partito Socialista, quando annuncia che si presenteranno con lo slogan “Uniti”, che omaggia nel logo un garofano, al fianco di Luca Ceriscioli. Un’alleanza che presenta alcuni “figli di compagni da ricordare con affetto”, prefiggendosi “una città metropolitana e dei borghi” con “una costola importante nel Comitato per la difesa del San Bartolo”. Era di metà febbraio la lettera aperta con cui Ceriscioli inchiostrava “una nuova stagione di speranze per tutti i progressisti”, riconoscendo “tanti errori e sottovalutazioni fatti da parte nostra e di altri riformisti” e ricordando “una straordinaria esperienza riformatrice sviluppata in quasi 50 anni di collaborazione nel governo locale”, come nei Prg degli anni ’60 per cui i socialisti plaudono a Stefanini. Presenti anche il segretario regionale Massimo Seri e provinciale Stefano Gattoni, col senatore Giuseppe Righetti. La lista: Baroncini Danilo, Battisti Riccardo, Balducci Francesco, Bianchini Luigi Maria, Bruscolini Maurizio, Cappellini Mariagiovanna, Cicoli Claudio, De Biagi Luca, Fasano Ilaria, Fattori Daniele, Fiorenzuolo Giovanni, Giorgini Simone, Manenti Davide, Mariani Stefano, Massarini Elisa, Mauri Maurizio, Mazzucchelli Daniele, Minelli Gianni, Minerva Giancarlo, Oliva Michele, Paolucci Miranda, Piovaticci Giovanni, Polidori Umberto, Pozzi Riccardo, Schirò Valentina, Simoncini Davide, Tornati Claudia, Vacca Renzo e Vannini Lamberto. Mentre Gioacchino Guastamacchia, nel suo blog se la prende “con il nano che vuol fare l’assessore”.

Residenza sanitaria. Inaugurato il Galantara

25 aprile 2009

pubblicato dal Corriere Adriatico, sabato 25 aprile

“Finalmente i pesaresi non dovranno più girar l’Italia in lungo e in largo per trovare una risposta di riabilitazione intensiva degna, tra l’altro, di un territorio in prevalenza popolato da anziani”. Per il sindaco Luca Ceriscioli questa è la soddisfazione di un impegno di cui si parla da tempo e che si è reso al dunque possibile ieri mattina con l’inaugurazione del nuovo modulo di riabilitazione intensiva alla Residenza Sanitaria Galantara in Strada per Novilara. Soddisfazione nelle autorità intervenute, dal direttore della zona territoriale Asur1 Gianni Genga, il direttore generale dell’ospedale San Salvatore Gabriele Rinaldi, il presidente della Regione Gian Mario Spacca e quello della Provincia Palmiro Ucchielli, l’assessore alla Salute della Regione Marche, Almerino Mezzolani, non ha potuto presenziare per precedenti impegni su Fossombrone. Di questo progetto integrato tra Zona Territoriale 1 e San Salvatore, restano ora al pubblico dei futuri utenti del servizio 14 posti di intensiva che si aggiungono ai 6 già attivati in estensiva. Intanto la Provincia ha trovato una soluzione per l’incrocio pericoloso davanti al “Galantara”, teatro di numerosi incidenti stradali. Gli uffici tecnici sono al lavoro per elaborare un progetto che renda più sicuri l’ingresso e l’uscita degli automezzi che gravitano attorno alla residenza sanitaria per anziani e al centro di riabilitazione. Saranno realizzate una piazzola di sosta per gli autobus di linea e una rotatoria che migliorerà e renderà più sicura la viabilità della zona. L’importo dell’opera 180.000 euro.

“Un anno di investimenti ma il bilancio sarà in pareggio”

24 aprile 2009

pubblicato dal Corriere Adriatico, venerdì 24 aprile

PESARO – Ultimi fuochi per il consiglio comunale cittadino. Quello di ieri è stato l’ultimo, prima di quello “straordinario” (non nei contenuti, quanto per la sua indizione in silenzio pre-elettorale) di martedì ove si discuterà di conto consuntivo 2008 e Centro Pescheria. Ieri all’ultima assise ordinaria, la relazione del budget 2009 di Aspes Spa, ad opera del presidente Davide Rugoletti e del direttore Antonio Muggittu. Un’occasione in cui è stata ripercorsa un po’ la storia dell’azienda che, 11 Comuni soci, ha per socio di maggioranza Pesaro. Un’attività che spazia da servizio idrico integrato a gas metano, da farmacie comunali a gestione degli impianti sportivi, servizi cimiteriali, verde pubblico, gestione tributi.
I cimiteriali dal novembre 2006, l’accertamento dell’Ici dal giugno 2008, servizio idrico e gas dal 2005, Aspes cresce e il suo budget 2009 è stato approvato da 21 consiglieri, 8 contrari, 4 astenuti (di cui 3 LxP).
Per Muggittu, “un ambizioso piano investimenti e un buon rientro dalle spese anticipate per gas metano”. Mentre Rugoletti per l’anno in corso parla di “un risultato per l’esercizio atteso sostanzialmente in pareggio, con una previsione di deficit, in virtù di forti investimenti come quello per l’impianto di condizionamento finalizzato ad ospitare il Rof al vecchio Palas (per cui ringrazia della passata unanimità, n.d.r.), i nuovi uffici o la realizzazione del nuovo stadio comunale in gestione come concessionario per i prossimi 12 anni”.
Tra le più importanti opere in cantiere, anche l’impianto di cremazione, che Fano ospiterà al cimitero degli Ulivi e che servirà un bacino compreso da Rimini a Urbino. Tra quelle già portate a casa, invece, la gestione integrata di Adriatic Arena, Padiglione D a Campanara e vecchio Palazzetto dello Sport di via dei Partigiani per un totale di oltre 15mila posti a sedere per parterre tanto culturali quanto sportivi di eccellenze locali dal Rof alla Scavolini basket e volley.
Alcune cifre: 160mila euro per le farmacie (tra cui Cattabrighe), 4 milioni e 800mila lo stadio, 2 milioni e 400 la ristrutturazione del Palasport, 9 milioni e 400mila i servizi cimiteriali, 21mila il verde. Investimento totale: oltre 17 milioni.

“In via Bonini colata di cemento per nuovi palazzoni”

24 aprile 2009

pubblicato dal Corriere Adriatico, venerdì 24 aprile

“Chiediamo serie garanzie sulla realizzazione di parcheggi e l’individuazione di spazi verdi attrezzati”.

PESARO – “Non siamo contrari alle nuove edificazioni, ma chiediamo che siano coerenti e ben pianificate, inserendosi nel tessuto urbano in modo armonico”. A sostenerlo, ieri mattina a Santa Veneranda, il candidato sindaco Piergiorgio Cascino, che affiancato dai consiglieri comunali Bettini, Di Domenico e Fiumani, è intervenuto sul progetto di urbanizzazione che coinvolgerà la zona compresa tra via Bonini e l’Interquartieri. Nel piano, che si rifà a un Prg del 2000, ancora non è chiarito il destino del vecchio capannone Berloni, ancora spaccio di proprietà aziendale.
“Una conferenza fatta in loco – per Fiumani – così da smentire fisicamente le accuse che si fanno paladini solo del centro. Siamo contro tutte le brutture delle cementificazioni pesaresi”.
Di Domenico, che è anche vicepresidente della Commissione Urbanistica, ha mostrato forte scetticismo in merito a disegni e plastici ora al vaglio dell’amministrazione. “Al di là di alcune villette – ha anticipato – dovrebbero insistere in quell’area grandi palazzoni. Si prospettano 20mila mq edificabili da cui potrebbero darsi addirittura 380 appartamenti. Per quanto riguarda poi il verde, i 16mila mq previsti dal piano altro non sarebbero che zone non edificabili in quanto cassa di espansione del Genica e ciò fa presupporre che tutto l’abitato si addenserà su via Bonini con seri problemi di viabilità e sicurezza”.
Le richieste avanzate dai consiglieri e dal loro candidato, sono quindi: “la diminuzione delle quantità edificabili per non creare mostri di cemento”, l’allargamento e la predispozione di marciapiedi per via Bonini, una seria garanzia di parcheggi e spazi verdi attrezzati.
Ritornando al secondo casello autostradale, Bettini ha infine ricordato la volontà della minoranza, sì di averlo, ma non lì, bensì all’uscita della Montelabbatese su via Solferino, “come la stessa società autostrade voleva, prima che Ceriscioli spingesse per farlo spostare”.


Ceriscioli sorprende: Catalano la vice

23 aprile 2009

pubblicato dal Corriere Adriatico, giovedì 23 aprile

L’esponente di Liberi non risponde. Cascino ironizza sull’assente Mascioni. La proposta durante l’interessante dibattito dell’Ande fra i candidati alla guida della città. Assente Sebastiani.

Dopo un intenso e deciso corteggiamento, finalmente la proposta di matrimonio c’è stata. Luca Ceriscioli ha esternato pubblicamente ieri pomeriggio la sua offerta di un posto da vice-sindaco alla candidata di Liberi per Pesaro, Giuseppina Catalano. Occasione dell’invito a nozze, che l’unica donna dei 7 in lizza per le prossime amministrative non ha al momento accolto, nemmeno con un sorriso, la conferenza sapientemente organizzata dall’Associazione Nazionale Donne Elettrici, che ha saputo riunire al tavolo del consiglio comunale cittadino tutti i possibili futuri primi cittadini in un utile confronto di traghettamento al voto, condotto dalla giornalista Silvia Sinibaldi.
Giuseppina Catalano (LxP)
Poco prima aveva pronunciato il suo appello al voto come garante di “indipendenza, competenza e rigore”. Ha rigettato lo scollamento dei partiti dalla realtà e gli accordi di segreteria, rifacendo il look della sua lista civica perchè – ha spiegato riferendosi agli ammiccamenti del Pd, dopo che il Pdl ha sostenuto una candidatura diversa dalla sua – “come lista civica non abbiamo un’immagine immacolata da mantenere ma dobbiamo raccogliere risultati concreti per la città”.
Luca Ceriscioli (Pd & Co.)
Sogghigna puntando il dito alla frammentazione avversaria che non rispecchia l’unità delle coalizioni del governo centrale. Plaude agli alleati di centrosinistra, da cui si attendeva resistenze e che hanno invece capito l’apertura ai Liberi, “non come puro conteggio ma come valore aggiunto alla proposta alla città”. Comunque “convinto di traguardare il risultato al primo turno”. Ceriscioli, ritornando nelle vesti di sindaco, ha poi aggiunto che Palazzo Perticari è stato venduto. Aperte le buste, Signoretti se l’è aggiudicato all’asta: unico compratore ha alzato a 1 milione e 800mila euro la cifra d’acquisto (da una base di 400mila euro in meno) e tra l’altro rinunciando all’ipotesi di non presentarsi all’asta, mandandola deserta e andando a trattativa privata col Comune. L’Oliveriana ha di che sperare.
Piergiorgio Cascino (Pdl-Udc)
Chiama Ceriscioli “sindaco uscente” e gli va dato atto di grande ironia quando in chiusura dei lavori, chiede scherzoso “Vogliamo far parlare anche Mascioni?”, candidato rincorso e mai palesato dal centrodestra. (In proposito per Stafoggia, “siamo in 7 e manca Biancaneve, ma l’abbiamo aspettata fino all’ultimo”.) Vuole distinguersi come uomo ”non politico” e riportare al centro dell’amministrazione la gente, proponendosi al cambiamento per “una fondamentale alternanza all’incancrenimento di alcune situazioni del monocolore negli ultimi 60 anni”.
Walter Stafoggia (La Destra)
Per non tradir le origini cita Mussolini e avversa il centralismo di Villa Fastiggi tra le preferenze di giunta a discapito del centro. Convinto che al ballottaggio il popolo del centrodestra si riunirà, accusa “l’imperatore che decide i suoi vassalli” presente in ogni partito, auspicandosi una prima tornata al voto come primarie per il loro candidato.
Dante Roscini (Lega Nord)
Al ballottaggio con Pdl, intanto duri e puri. Alle “campagne acquisti” altrui, ribatte “abbiamo sempre mantenuto il nostro simbolo e la nostra identità”.
Mirco Ballerini (Lista Grillo)
Chiude, “votate una lista civica, anche non necessariamente noi, contro le scelte di lobbies non autonome dei partiti”.
Maurizio Sebastiani (Città inComune)
Il presidente della prima circoscrizione, nonchè medico, non ha potuto presenziare per urgenze di servizio.

Osservatorio sugli appalti. Un accordo in Provincia

23 aprile 2009

pubblicato dal Corriere Adriatico, giovedì 23 aprile

PESARO – Un Osservatorio provinciale sugli appalti. È stata questa la principale conquista del Protocollo d’Intesa tra Provincia di Pesaro e Urbino e Centrali Cooperative provinciali siglato ieri al tavolo della Giunta di via Gramsci, salutata con favore da Fabio Grossetti (Legacoop), che ha preso la parola anche a nome dei colleghi, riferendosi al “controllo come un tema fondamentale in una situazione che va degenerando, con il beneplacito o la poca attenzione di amministrazioni pubbliche, ma certo non questa. Va trovata – si auspica – un’ipotesi alternativa alla gestione degli appalti al minimo ribasso”. “La situazione – ha poi spiegato Grossetti – non è così avanzata in tutte le province delle Marche e la scelta di uno specifico assessorato con delega alla cooperazione è sicuramente di rilievo. La prima conferenza provinciale della cooperazione s’è tenuta qui a Pesaro e oggi ne presentiamo gli atti, il 14 maggio a Macerata ci sarà il convegno regionale. Il segnale positivo oggi c’è, speriamo nella sua continuazione. Del resto, anche in periodi di crisi come questo, registriamo una buona tenuta e spesso dai dipendenti delle imprese in difficoltà nasce l’idea della cooperativa come il recente consorzio artigiano per le imprese navali”. Il protocollo porta in calce le sigle del presidente Palmiro Ucchielli, di Stefano Burattini per Agci, Stefano Bertuccioli per Confcooperative, Fabio Grossetti per Legacoop e Stefano Pagnoni per Unci.

Condannato a trent’anni

23 aprile 2009

pubblicato dal Corriere Adriatico, giovedì 23 aprile

Ghisco deve pagare ancheuna provvisionale di 100milaeuro e scontare la penain un carcere del suo paese. Il moldavo che uccise Antonio Capponi sconterà la pena nel suo Paese.

URBINO – Il massimo della pena, riconosciute le aggravanti di crudeltà e premeditazione, è la sentenza per l’omicidio di Antonio Capponi, 58 anni, proprietario di un’autosalone ucciso in Urbino a metà novembre 2008, che condanna il 25enne Serghei Ghisco, moldavo residente da anni in città con la famiglia, a 30 anni di reclusione, da scontarsi in carcere nel suo paese d’origine. La decisione in seduta monocratica è stata presa ieri dal Giudice dell’Udienza Preliminare di Urbino, Camillo Romandini, che ha accolto le istanze avanzate in aula nel breve dibattito di martedì dal Pubblico Ministero, Simonetta Cattani, alla presenza della parti: moglie e figlie della vittima, costituitesi parte civile, e il giovane accusato, che ha evitato l’ergastolo, grazie al giudizio con rito abbreviato.
A Ghisco, oltre ad esser state riconosciute le aggravanti contestate facenti leva su moventi e dinamica del gesto, è stata comminata la pena accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
La famiglia Capponi aveva avanzato domanda per un risarcimento danni, calcolato in circa 1 milione e 800mila euro. Il giudice ha ritenuto al momento di condannare l’imputato al pagamento di una provvisionale di 100mila euro, riservando a separata sede la definizione dell’entità del danno. Restano a carico di Ghisco le spese processuali. È poco probabile che queste cifre siano comunque nella disponibilità economica del condannato.
“Ma è certo – conclude l’avvocato Ambrosini che tutela la famiglia Capponi – che mai potrà essere risarcito il danno affettivo e psicologico di una tragedia che per queste donne si è consumata macchiando di rosso tanto la loro abitazione quanto le loro esistenze, irrimediabilmente. È un delitto molto grave, una vicenda che tocca al cuore l’intera comunità urbinate e che dovrebbe toccare anche chi quel delitto ha compiuto, fino a poco prima trattato come un figlio”.
Ghisco è stato dipendente di Capponi fino al maggio 2008. Poi la sera del 12 novembre, stando alle ricostruzioni dei fatti accertate dal verdetto, lo aspetta sotto casa, lo colpisce ripetutamente con un bastone e infine, con un gancio, lo carica nel portabagagli della Renault Scenic di proprietà della vittima, trasportandone il corpo lontano al parcheggio della Piantata. Dall’autopsia sarebbe emerso che non fu il “trauma cranico encefalico da corpo contundente”, bensì l’asfissia dei 40 minuti di trasbordo, la causa del decesso.